La fiducia delle imprese manifatturiere liguri rimane improntata alla crescita dell’attività economica; ciò nonostante lo scenario globale si fa sempre più incerto e aumentano i rischi di revisione al ribasso di stime e aspettative di imprese e famiglie. L’incertezza deriva dai numerosi fattori di cui non è ancora chiara l’evoluzione e dal contrasto tra gli opposti andamenti di alcune variabili fondamentali. Al ribasso contribuiscono i rincari di energia e alimentari, accentuati dalla guerra e destinati a perdurare, l’impatto su costi e margini delle imprese che spinge l’inflazione di fondo e i tassi di interesse più alti. Indicazioni maggiormente confortanti provengono dall’industria, che nonostante le difficoltà si sta mostrando più resiliente dell’atteso, dalla crescita del settore costruzioni (e suo indotto) e dal risparmio precedentemente accumulato dalle famiglie che finora compensa la perdita di potere d’acquisto. L’euro debole produce due contrapposte conseguenze: da un lato supporta l’export, dall’altro rende ancora più costose le commodity energetiche, la maggior parte delle quali sono quotate in dollari.
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