Il Centro Studi Confindustria (CSC) ha presentato, sabato scorso, il Rapporto di previsione “Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?”. Il PIL italiano, che ha registrato una dinamica positiva nella prima metà del 2022, secondo il Centro studi Confindustria subisce un aggiustamento al ribasso tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 e poi recupera piano. La crescita nel 2022 (+3,4%) è già tutta acquisita ed è molto superiore a quella che si prevedeva sei mesi fa. Per il 2023, invece, c’è una forte revisione al ribasso rispetto allo scenario di aprile (-1,6 punti), che porta alla stagnazione in media d’anno.
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